Lavorare il Vigneto con l’Interfilare: breve guida operativa

Lavorare il vigneto con le macchine interfilari è una pratica fondamentale per garantire una gestione sostenibile e ottimale del suolo che consente di ridurre, fino a sostituire del tutto, l’uso dei diserbanti per il controllo chimico del suolo.

Una strategia che rispetta i canoni di sostenibilità ambientale, arricchendo la biodiversità dell’ecosistema che si genera nel vigneto.

In questo articolo, esploreremo l’importanza dell’interfilare e dei vantaggi della lavorazione meccanica rispetto al controllo chimico, e forniremo una guida pratica su come massimizzare l’efficienza del lavoro, mantenendo la salute e la qualità delle viti.

I benefici delle lavorazioni sottofila con gli interceppi

L’integrazione della lavorazione sottofila effettuata con interfilari agricoli consente di eseguire lavorazioni meccaniche tra i filari dei vigneti, rispettando la microfauna e la flora che lo popolano, con ricadute positive anche sulla pezzatura e sulla qualità dei frutti, per via di una maggiore presenza di elementi nutritivi.

Evitare l’uso di erbicidi chimici non solo rispetta l’ambiente e migliora la biodiversità e la fertilità del suolo, evita anche lo sviluppo di malerbe resistenti che, a lungo termine, riducono l’efficacia dei trattamenti.

Inoltre, l’utilizzo di un macchinario interfilare, come i telai portattrezzi Sicma, risulta vantaggioso perché permette di svolgere diverse operazioni. Con un singolo macchinario è possibile eseguire:

  • la preparazione del terreno;
  • il controllo delle infestanti;
  • la spollonatura;
  • il mulching vegetale.

Questo approccio multifunzionale rende la gestione del vigneto più rapida ed efficiente, migliorandone gli standard qualitativi.

I 10 principi guida per lavorare il vigneto con gli interfilari

Lavorare il vigneto con una macchina interfilare permette di ottimizzare il lavoro e di ridurne i tempi, con un impatto positivo sul vigneto stesso.

Per ottenere il massimo dai macchinari interfilari è essenziale seguire alcune buone pratiche. Ecco dieci principi fondamentali per una lavorazione efficiente e sicura:

  1. Intervenire al momento giusto: nel vigneto è consigliato intervenire sulla crescita delle malerbe infestanti e occupandosi della manutenzione delle erbe del sottofila quando l’altezza ha uno sviluppo di circa 10 – 15 cm. L’erba troppo alta potrebbe ostacolare il passaggio dell’interfilare, provocando rallentamenti e intralci durante la lavorazione.
  2. Operare su suolo in tempera: il suolo allo stato di tempera (con il giusto grado di umidità) facilita il passaggio e il lavoro dell’interceppo meccanico e ottimizza l’assorbimento dei nutrienti da parte delle viti. Lo stato di tempera dipende dalla qualità e della composizione del suolo.
  3. Variare gli utensili: per non impoverire il terreno, e massimizzare i benefici della lavorazione meccanica, è consigliato alternare i vari utensili applicabili al macchinario e variare i sistemi di lavorazione in base alle esigenze.
  4. Progettare il vigneto per l’interfilare: se si crea un nuovo impianto e si piantano nuove viti, sarebbe ideale distanziare e allineare i filari in modo da facilitare il lavoro e il passaggio della macchina.
  5. Proteggere le giovani piante: le viti appena piantate e in fase di sviluppo, così come i punti di innesto, sono particolarmente vulnerabili e suscettibili a infezioni fungine o batteriche, in quanto non ancora protette da uno strato ligneo forte. Le plantule andrebbero appositamente protette contro sassi e detriti.
  6. Evitare interferenze con l’irrigazione: se nel vigneto sono presenti sistemi di irrigazione, o se è programmata l’installazione, è importante assicurarsi che non ostacolino il passaggio dell’interfilare meccanico , pensando a una posizione strategica e sollevata dal terreno.
  7. Preparare attentamente il telaio portattrezzi: montare correttamente gli utensili e posizionare la testata vicino al trattore prima di iniziare il lavoro per evitare incidenti e perdite di tempo affinché migliori l’efficienza generale.
  8. Usare una lama di contenimento: sempre al fine di proteggere le piante più giovani, i punti di innesto e i rami fruttiferi, si consiglia di utilizzare una lama di contenimento interceppo in grado di frenare lo spargimento di sassi e detriti.
  9. Curare le viti mature: regolare la crescita dei fusti e proteggere i rami fruttiferi delle piante già cresciute è essenziale per mantenere la loro produttività.
  10. Scegliere la larghezza adeguata: per il macchinario che deve essere il più precisa possibile per lavorare meglio tra i filari.

L’Interfilare Agricolo Sicma: la soluzione definitiva per la Lavorazione del Vigneto

Sicma offre una gamma di macchinari interfilari progettati per rispondere a ogni esigenza agricola.

La macchina operatrice interfilare Sicma ha un telaio porta-attrezzi disponibile in dimensioni e larghezze diverse: la scelta dipende, come spiegato, dalla distanza tra i filari del vigneto.

Inoltre, il telaio può essere montato sia anteriormente che posteriormente al trattore, per una maggior comodità operativa, sia per consentire lavorazioni combinate con altri macchinari.

Al telaio porta-attrezzi Sicma vengono applicati utensili che servono per svolgere la lavorazione del terreno, il controllo delle malerbe, lo la spollonatura e il mulching.

La gamma di utensili per ciascun tipo di attività è la seguente:

  • Utensili per la lavorazione del terreno
    • Dischi (bombati folli, bombati motorizzati, bombati lisci, bombati dentati, a stella rincalzante singola, doppia o tripla)
    • Ancora apripista
    • Erpice rotante a tre lame
  • Utensili per il controllo delle infestanti
    • Sarchiatrice a dita rotanti
    • Disco idraulico interfilare
    • Lama ad alette raffinatrici
  • Utensili per il mulching
    • Spollonatrice
    • Disco idraulico interfilare
    • Lama
  • Utensile per la spollonatura
    • Spollonatrice motorizzata a 4 file di flagelli lisci.

La possibilità di applicare diversi utensili tra loro al telaio e di combinarli, rende le operazioni nel vigneto ancora più efficienti, ottimizzando il tempo per raggiungere il miglior risultato.

Le combinazioni possibili sono descritte nella tabella seguente:

Scheda di utilizzo degli utensili interfilari

Bisogna tenere presente che le combinazioni devono tenere conto del terreno e della disposizione dei filari, oltre che della velocità di avanzamento. In generale:

  • gli utensili motorizzati operano in maniera ottimale a una velocità compresa tra i 2 e i 5 km/h,
  • gli attrezzi come le dischiere e le ancore lavorano efficacemente tra i 4 e i 7 km/h,
  • la sarchiatrice e la falciatrice possono procedere a velocità superiori, fino a 12 km/h.

In definitiva, tutte le configurazioni descritte possono essere personalizzate in base alle specifiche esigenze del vigneto. Questo può avvenire attraverso la consulenza presso un rivenditore autorizzato Sicma o utilizzando il configuratore online, per garantire la soluzione più adatta ad ogni necessità.

Conclusione

L’uso di macchine interfilari per il vigneto rappresenta una soluzione sostenibile e altamente efficiente per la gestione del suolo e delle viti. La loro adozione non solo migliora la salute del vigneto, ma contribuisce a una gestione più economica e meno impattante dal punto di vista ambientale.

Seguendo i nostri consigli appena descritti e sfruttando le soluzioni tecnologiche offerte da Sicma, ogni viticoltore può migliorare la qualità delle sue coltivazioni in modo sostenibile senza il ricorso ai diserbanti chimici.